Vecchi miei appunti inediti (1990)

 

Nel settore stenografico l’indagine grafica diventa più severa, ha tracciato un sentiero ancora vergine.

L'unico lavoro a mano può essere l'impagliatura (vedi Bonfigli, 832 + 830), ma questo utilizza la macchina "dita" (analogia con la ginnastica delle dita, cioè della piccola muscolatura, suggerite da Dottrens: sfilacciatura stoffa).

Dita assimilabili alla penna, assimilabile a sua volta ad uno strumento?

Le dita si possono considerare un'appendice meccanica del corpo, un automa computer incorporato, un segretario/a al nostro servizio. Il loro movimento è meccanico, automatico, governato dal sistema nervoso vegetativo (vegetattivo?), in un modo parzialmente paragonabile ai movimenti incontrollabili del cuore.

Infatti le dita le muoviamo anche "arbitrariamente, volontariamente", ma durante la scrittura è difficile pensare all'intervento della volontà.

La scrittura, sia nella esecuzione (sempre a macchina, perché quella cosiddetta manuale è in effetti "digitale", cioè pseudo-manuale), sia nel suo compito, ha natura bassa, meccanica, ma tuttavia svolge un ruolo di servizio (funzionalità) impagabile.

Le due scritture:Scrivere = automatizzare (repetere) il pensiero. Ma questa è una scrittura che deve avere un requisito erroneamente "sottinteso": la leggibilità.

Vi è un'altra scrittura a mano, o parte di essa, poco leggibile per la forma (esecuzione grafica) (caso limite: la firma); così come vi sono scritture a stampa "illeggibili" per il contenuto (non si comprendono).

La prima è automatica, consequenziale, leggibile, bella (relazione pura);

la seconda è manuale, guidata dal cervello, arbitraria (espressione pura).

La prima è quella scritta a stampa, a macchina, a stampatello o usando lo strumento dita e per questo è estensa, magra, elegante, leggibile;

La seconda è quella degli analfabeti, di tutto il corpo, di proprio pugno, massa che dà goffaggine, gaffes, inerzia, zavorra, ridondanza, tardità.

La prima è guidata dal nostro computer interno; la seconda è creatrice.

L’arte del giornalista stenografo si avviò verso la fine col grammofono…

Barbier (Scrittura notturna)

È scritta sotto dettatura, senza un errore, precisa, precisa, precisa, con gli a capo fatti bene.