MA 9 – La bussola di Majocchi (4.5.2007)

Gianalessandro Majocchi, noto agli storici della scienza come fondatore degli Annali di Fisica, Chimica e Matematica, nel 1836 progettò uno strumento di misura della “forza” della corrente elettrica meno “squisito” (cioè meno sensibile) del già diffusissimo galvanometro moltiplicatore (vedi MA 10), che risultava inservibile per correnti forti.

Come si vede dal disegno e dalla foto (presa dal sito IMSS, dove si possono trovare altre notizie) questo “galvanometro a forza variabile” – o “universale”, come pomposamente volle chiamarlo l’autore, confidando di utilizzarlo anche per le fortissime, “ribelli” e “discontinue” scariche delle macchine elettrostatiche o “a stropicciamento” – non è altro che un’applicazione industriale della scoperta di Oersted (vedi ME 6). In particolare l’ago magnetico poteva essere influenzato dal conduttore superiore, da quello inferiore o da entrambi (collegati in serie mediante spinotti).

Questo apparecchio fu molto diffuso e molto usato nelle lezioni di fisica. Una volta ben livellato e stabilmente orientato si ruotava la scala fino a far coincidere lo zero col polo Nord dell’ago. La sensibilità si variava alzando o abbassando i conduttori.

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