MA 1 – Anomalie scientifiche (20.4.2007)

La prima volta, una quindicina di anni fa, che vidi questa copertina della gloriosa rivista dei telegrafisti italiani la maggior parte dei nomi degli “allievi di Volta” – Matteucci, Magrini, Botto, Melloni, Zantedeschi, Bonelli, Beccaria, Bellavitis, Bozolus, Minotto, Cavallo, Galvani, Aldini, Brugnatelli, Belli, Romagnosi, Configliacchi, Marianini, Dal Negro, Nobili, Pacinotti, Fusinieri, Secchi, Palagi, Volpicelli, Morsotti, ecc. incisi nei festoni sicuramente mi saranno stati del tutto ignoti.

Oggi, grazie alle mie certosine ricerche storiche, ne so qualcosa di quasi tutti, mentre di alcuni, a cominciare naturalmente da Melloni, ho addirittura scoperto la genialità negata (vedi Melloni News).

Questa nuova serie delle mie News la intitolo perciò a Luigi Magrini, il dimenticato inventore, come vedremo, del primissimo “Telegrafo elettromagnetico praticabile a grandi distanze” (1837), senza con ciò far torto agli altri grandissimi fisici e tecnici che ho sottolineato in rosso (vedi immagine), o a quelli mancanti nei cartigli o posteriori, come Zamboni, Ferraris, Rossetti, ecc., che avremo certamente occasione di incontrare in queste schede.

Ricordo, infine, che lo spirito (“Cogliendo e Riprovando”) delle mie News non è solo quello della rivisitazione storica o della “spigolatura” scientifica, ma il tentativo di correggere le infinite “anomalie” dell’oscuramento del genio italico e, soprattutto, il metterlo a frutto.

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