36 – La pagina perduta

Qui comincia la sistemazione di quello che è destinato a diventare il testo definitivo. Comincia.

Il presumere che le sollecitazioni ospiti (ottiche?) delle quali ci fa partecipi la lettura sostituiscano in maniera adeguata – sia in linea di principio, sia per quel che concerne i completanti (concretanti?) della sostituzione nell’attuale fissatura grafica – colle naturalmente acustiche cui attinge il normale intendere linguistico, costituisce per la speculazione esegetica non tanto una ipotesi di lavoro necessaria quando si tratti di lingue morte, ma piuttosto un postulato fuori discussione: nei confronti della sintesi elaborata sui dati forniti dal documento la restituzione di ciò che si è inteso in una entità sonora si presenta, per l’estrema indocumentabile variabilità delle possibili realizzazioni, come un procedimento praticamente e sostanzialmente irrilevante; una specie di operazione i cui risultati trascendono i confini e gli interessi dell’attività ermeneutica specificamente intesa.

Questo stato di cose impone un chiarimento pregiudiziale (inserire pagina due scritta a mano e poi continuare con quel che segue).

 

           Chiarissimo De Mauro,

le parole su riportate sono la mia trascrizione, certamente imperfetta, dell’introduzione di “Un inedito di Mario Lucidi”, da anni messa in rete nei miei Atomi, non nella consueta forma scritta, ma in quella per così dire “allotropica”, l’orale.

Come sottolineo nella presentazione si tratta di un brano molto difficile la cui estrema importanza dubito sia stata – o possa essere – capita anche dagli addetti ai lavori, compresi quelli di buona volontà.

All’epoca, mi pare di ricordare, lei mi promise che avrebbe cercato di rintracciare la pagina manoscritta che Lucidi menziona e che sicuramente getterebbe molta luce sul passo. Evidentemente è andata smarrita, rimane solo la Sua memoria della frequentazione del Maestro: può tentare di regalarci – a me e ai quattro gatti che ci leggeranno – una breve esegesi del passo, o un ricordo indiretto che illumini, anche se fiocamente?

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