GV 8 – L’anguilla elettrica di Forster (28.4.2008)

Fidandomi della testimonianza di Paolo Brenni, al Clarendon Physics Laboratory di Oxford c’è, oltre al più noto campanello De Luc (che funziona ininterrottamente dal 1840, un vero record entrato nel Guinnes dei primati), anche un pendolo Zamboni (vedi GV 3). Contrariamente a quanto da me supposto questi dispositivi non sono provvisti di una messa a terra.

Ciò tuttavia credo che non infirmi la congettura avanzata nella News precedente circa l’energia “atmosferica” captata dalle pile a secco, pila di Volta compresa, per il loro funzionamento. Così come esistono radio che captano “segnali” senza né terra né antenna, perché escludere che possano esistere “pile” che catturino una qualche radiazione energetica?

Un esempio, abbastanza eloquente, può essere l’anguilla elettrica di Forster (vedi immagine), una delle tante derivazioni, ho scoperto ultimamente approfondendo le mie ricerche, della colonna elettrica di De Luc. È formata da una “collana” di rondelle esattamente come la pila a secco con cui l’ho messa a confronto, e riesce a fornire, ma per così dire “a vuoto” (nel gergo elettrotecnico), alcune migliaia di Volt.

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