Roma, 13 settembre 2004

 

Caro Di Trocchio,

ho incontrato in Lei, in oltre dieci anni di battaglie per il mio Bitnick, la sola persona che lo ha e mi ha capito (vedi Bitnick News 52). Lei ha anche cercato di aiutarmi presentandomi al redattore capo di Focus Marco Casareto, ma neanche questi ha compreso la novità, l’utilità sociale e la “genialità” della mia invenzione (vedi Bitnick News 69).

Delle due l’una: o il Bitnick è una ben misera e “gracile” cosa, come autorevolissimamente, e dopo “attenta” valutazione, sostenuto dal prof. Morcellini, e io sarei un patetico “genio incompreso”; oppure il Bitnick non è stato ancora realmente capito e io sono una persona seria, e sfortunata.

Sulla serietà della mia persona - e delle mie ricerche scientifiche - ho il privilegio di poter chiamare a garante Tullio De Mauro, mentre sul merito del Bitnick l’unico testimone, altrettanto autorevole, è purtroppo soltanto Lei, come già detto. Per questo, carissimo Di Trocchio, mi vedo costretto a pregarLa di spendere efficacemente il Suo nome per perorare un supplemento di attenzione al mio Bitnick. Del resto credo che questa mia preghiera non esuli troppo dai Suoi ruoli istituzionali.

Circa la mallevadoria del De Mauro aggiungo che già parecchi anni fa l’avevo invocata (vedi Bitnick News 5) senza probabilmente che il prof. Abruzzese ne abbia tenuto conto. Sono certo invece che Lei utilizzerà questa risorsa, tanto più preziosa ora dopo la pubblicazione del mio ultimo lavoro su Mario Lucidi (vedi Telegrafia e Lingua).

Cordiali saluti.

Andrea Gaeta