Il sistema TIE (Televisione Interattiva Equivalente)

 

1. Il sistema TIE permette un'interazione virtuale tra l'emittente televisiva e un illimitato numero di minuscoli ed economicissimi "ricetrasmettitori telegrafici" (telegrafini) e funziona senza alcuna implicazione di carattere radiotecnico ma semplicemente appoggiandosi al contenuto del programma televisivo irradiato.

2. Per un'idea orientativa di tale programma, producibile con mezzi e costi normali, e per una prima analisi limitata alle prestazioni (non al funzionamento, si badi) del sistema può essere necessario, o utile, leggere la descrizione divulgativa (p. 36-39).

3. La denominazione "equivalente" indica nel modo più incisivo che non si tratta tanto di un sistema virtuale, apparente o simili, quanto soprattutto, si badi, di un sistema assolutamente indistinguibile, per l'utente finale, da una rete telegrafica realmente collegata, che sarebbe economicamente assurda e tecnicamente superflua.

4. Il sistema TIE è perfettamente compatibile, dal punto di vista tecnico e da quello spettacolare, con la normale televisione (introduzione morbida). Il programma non comporta diminuzione di audience perché si può seguire anche senza apparecchio, essendo la sua spettacolarità pari o maggiore di quella dei consueti programmi a quiz con concorrenti in studio. Ma seguire il Telegrafino (programma) senza Telegrafino (apparecchio) sarebbe come limitarsi a seguire una partita di calcio pur avendo la possibilità, con un economicissimo accessorio, di scendere in campo! L'audience aumenterà perciò di pari passo con la diffusione degli apparecchi, fino a diventare un fenomeno di massa paragonabile al vecchio Lascia o raddoppia?

5. Il Quizzy, com'è noto, ben lungi dall'essere lo sbandierato primo passo verso la televisione interattiva, si è rivelato un fallimento; il Telegrafino, l'antiQuizzy, invece apre l'era della televisione interattiva equivalente, un sistema niente affatto miracolistico e tuttavia capace di tener testa, a parità ed entro i suoi limiti di prestazioni, alla TV interattiva reale (via telefono, satellite, ecc.).

6. Oltre al meccanismo del gioco (interazione in tempo reale), l'altra sostanziale differenza col Quizzy riguarda il concorso a premi, che non avviene via telefono (144 audiotel) con interazione differita, ma via posta mediante invio di cartoline. Questa soluzione snellisce di parecchio le operazioni di premiazione (perché la selezione decentrata risulta automatica) e non necessita di costosissimi impianti. Il Telegrafino potrà essere inoltre una rivoluzione nelle lotterie nazionali perché la fortuna non si inseguirà comprando biglietti, ma si conquisterà grazie al sistema dell'accumulo punti (elettronici), già essi stessi un premio immediato e gratificante.

7. Non necessitando il sistema TIE di alcun decoder interno o esterno al televisore, il solo onere per l'utente è quello di dotarsi di un Telegrafino. Questo costerà meno del Quizzy, pur avendo tecnologia grosso modo dello stesso livello, a causa della diffusione senza dubbio di gran lunga maggiore. Grosso modo il costo al pubblico sarà dalle 10.000 lire o meno (versioni senza display, adatte solo al gioco) alle 30.000 lire (versioni omologate, con display sigillato, adatte al gioco e al concorso).

8. Il Telegrafino non deve essere preprogrammato dall'utente all'inizio del gioco perché il codice della risposta esatta è inviato in tempo reale e in modo del tutto mimetizzato, con un sistema semplicissimo spiegato nella descrizione tecnica. Solo alla fine della trasmissione va immesso (manualmente o automaticamente) il codice dei punteggi, che è la traduzione, secondo algoritmi opportuni, della tabella dei punteggi elaborata in base alle percentuali di risposte esatte ricevute.

9. Le predette percentuali, e i relativi istogrammi (dinamici e colorati), ovviamente non esprimono in valore assoluto il numero delle telegrafate pervenute all’emittente (perché il ritorno, come spiegato, è virtuale), ma sono ottenute per proiezione da  un campione di apparecchi realmente collegati, dati ad esempio al pubblico nello studio televisivo. Per la ben più vasta platea dei "telegiocatori", si badi, è del tutto ininfluente essere a conoscenza o meno di questo dettaglio eminentemente tecnico.

10. Analogamente l'utente finale non solo non è tecnicamente in grado di stabilire se il collegamento del suo apparecchio è reale o virtuale, ma non è minimamente interessato a sapere fino a quanti Km o a quanti metri riesce a trasmettere e ricevere il suo Telegrafino. Per lui, si badi, conta soltanto la sincronizzazione percettiva    tra quanto nel suo televisore vede (la manipolazione del tasto telegrafico) e sente  (il Morse, a toni) e il corrispondente ticchettio (a sounder) nel suo Telegrafino.

11. Nella strategia del sistema la differenza fonetica tra Morse a toni e a sounder è essenziale: l'intrinseca oralità del primo rappresenta la trasmissione e la valenza di scrittura del secondo la ricezione. Il Morse virtualmente trasmesso e virtualmente ricevuto non traduce letteralmente "Risposta esatta, allegria!", ma è più breve ed orecchiabile (una specie di S.O.S.). Al conduttore non è richiesto addestramento particolare perché egli deve soltanto fare finta di manipolare il tasto (in playback).

12. Il Telegrafino, denominabile anche Telemouse, sposando il telegrafo del secolo scorso con le tecnologie moderne potrà introdurre le casalinghe nel mondo dei computer ed operare quella svolta verso il mercato consumer da tempo inseguita.

13. Il Telegrafino non è uno dei tanti giochi “telefonici” inseriti nei varietà abituali e a cui può partecipare un telespettatore alla volta, ma un programma a sé stante a cui parteciperanno in contemporanea da casa, via telegrafo, milioni di telespettatori

14. L’organizzazione del concorso non comporta particolari difficoltà. Supposto un ascolto medio, o meglio una "telepartecipazione", di 8 milioni, solo poche migliaia di “telegrafinisti” avranno raccolto i 100 punti necessari per inviare la cartolina.

15. I futuri programmi di Televisione Interattiva Equivalente, pur presupponendo un nuovo tipo di fruizione televisiva e una rivoluzionaria concezione di spettacolo televisivo, avranno un immediato ritorno di ascolto e un suo graduale aumento perché perfettamente compatibili, nella loro novità, con la televisione tradizionale.

16. Il costo del patent internazionale è solo di qualche decina di milioni. Il rapporto tra prezzo (10.000 lire) e prestazioni (paragonabili a quelle di un ricetrasmettitore da 1.000.000 di lire) del Telegrafino dovrebbe essere tale da far sobbalzare i manager non distratti a cui viene proposto l'affare.