PROVA D'ASCOLTO INSOLITA

 

Il livello tecnologico dei moderni impianti elettroacustici è ormai tale che i test, come sappiamo, devono cedere sempre più spazio alle valutazioni soggettive, e spesso con impressioni drasticamente contrastanti. Ma un antidoto agli stress percettivi degli audiofili può essere fornito dal TOTOTONO, un curioso gioco di fonetica recentemente ideato e brevettato dal prof. Andrea Gaeta.

Con questo audiogioco non si comparano caratteristiche tecniche o curve di risposta di raffinati impianti Hi-Fi, ma si dà un giudizio percettivo sul "contenuto" del segnale, entrando nel merito - per così dire - del valore semantico dell'informazione (musicale o linguistica) fornita dalla macchina. In parole più semplici si può dire che nel TOTOTONO i ruoli risul­tano invertiti, in quanto l'apparecchio testato è proprio la ..."testa" dell'ascoltatore! Costui deve infatti districarsi nel magico mondo delle ambiguità del linguaggio, dei giochi di parole, delle trappole fonetiche, mondo che, pur essendoci familiarissimo - e forse proprio per questo - ab­biamo disimparato ad osservare.

Il TOTOTONO è un apparecchio elettronico che ha memorizzate alcune parole a doppio senso, tratte da frasi di senso compiuto (o anche dette semplicemente "a pappagallo", senza valore semantico) e raggruppate secondo 4 li­velli di difficoltà: accento, timbro, tono e attenzione. Dopo una sele­zione segreta e casuale esso riproduce alcune di queste parole, ad esempio "formazione di calcio", ripetendole, a richiesta, qualsivoglia numero di volte. L'audiofilo sarà in grado di capire il significato dello spezzone sonoro ascoltato, cioé se questo, nell'esempio precedente, era stato tratto da una reclame di dentifricio o da un commento sportivo?

Questa curiosa "prova d'ascolto" è solo apparentemente assurda, perché, essendo troppo condizionati dalla scrittura, dimentichiamo che la parola orale trasmette, con la sua prosodia, informazioni ben al di là del puro dato grafico. Nell'esempio citato le due espressioni, pur avendo l'identica grafia, hanno infatti delle sfumature tonali (o delle tensività, secondo le teorie di Mario Lucidi) che costantemente le distinguono, e che dipendono strettamente dal significato attribuito dal parlante.

Giocando al TOTOTONO l'audiofilo, ad ogni ascolto delle 13 parole o brevi frasi ambigue (crittofonie) previste, preme i pulsanti abbinati ai relativi contesti. Alla fine, un totalizzatore gli dirà quante parole ha ben percepito (e non semplicemente "indovinato", si badi), specificando o meno quali errori ha commesso.

Oltre al gioco fonetico didattico brevemente descritto, il TOTOTONO potrebbe essere prodotto anche per applicazioni scientifiche (strumento dia­gnostico e rieducativo in logopedia, trainer per scuole di dizione e reci­tazione, rilievi statistici sui fattori soprasegmentali del linguaggio) o utilizzato in pubblicità e in televisione per gare di nuovo tipo, senza nozionismi, prontezza di riflessi o semplice fortuna.

(Vedi anche Laboratorio fonetico Tototono)